Per il rientro dalla pausa estiva mi sembrava perfetta l’idea di consigli su come si impara a gestire le rogne quotidiane.

 

Poi lo ammetto: ho scelto questo libro totalmente conquistata dal titolo e ammaliata da quel fiero piccione (uno dei pochi animali che non riesco a farmi piacere) che mi fissa sicuro di sé dalla copertina… Sono completamente una visiva.

 

Il libro selezionato per la ripartenza si intitola “Come aprire l’ombrello quando piove mer*a – muovi il culo, impara a gestire le rogne quotidiane e prendi il controllo della tua vita”. È un libro scritto da Sarah Knight, già salita agli onori della cronica per il suo precedente best seller “Il magico potere di sbattersene il ca**o”.

 

Di certo una che non ha paura di osare con i titoli! E questa cosa, lo ammetto, mi piace!

 

Il punto di partenza è chiaro. Ognuno di noi, a prescindere dal lavoro che fa, da quanti figli ha o da quanto è organizzato, ha una dose di seccature (detta anche cacca) che si deve smazzare per immaginare e conquistare obiettivi più alti e avere il controllo della propria vita.

 

Ci destreggiamo tutti tra piccole scocciature quotidiane come fare il bucato, ritirare la ricetta dal medico, fare l’orlo ai pantaloni o preparare la presentazione per il nuovo progetto. Ci sono anche scocciature più grosse e decisamente più impattanti da gestire, quali invecchiare, risparmiare per il futuro, godere di buona salute e vivere meglio in generale.

 

Il succo?

 

Smetti di preoccuparti delle cose inutili che pensi di dover fare. Risolvi alla svelta quelle che sono assolutamente indispensabili per ciò che ti rende felice.

 

Comincia dalle piccole necessità; poi passa alle questioni più impegnative o a lungo termine; infine quelle super complicate, che a dirla tutta, sono quelle che più le lasci lì e più si complicano.

 

Decluttering a gogo

 

Mi capita di dire spesso, a volte fraintesa: se impari a eliminare gli oggetti che appesantiscono la tua vita, diventa più facile anche imparare a farlo con le credenze limitanti, gli impegni e le persone che ti tengono bloccata. Qui, se manca l’allenamento, è facile commettere l’errore di pensare che sia una cosa non alla tua porta. Una cosa della serie “tu non capisci, io non posso farlo”. Ma ti garantisco che prendere consapevolezza di ciò che realmente ti serve e desideri è un vero toccasana. Così lo è smettere di dedicare, tempo, attenzione ed energie per cose e persone che per te hanno poco valore.

 

E se è vero che certe cose forse vanno fatte anche se non ti piace, tipo la lavatrice per avere panni puliti ogni settimana (a meno di non trovare qualcuno a cui delegare), è anche vero che non tutto deve essere una tua preoccupazione. Qualche esempio? La telefonata di ore ad ascoltare i soliti problemi della tua amica che ti usa come valvola di sfogo ma non ha nessuna intenzione di cambiare. La cena con i coscritti a cui non hai nessuna voglia di partecipare. Le cose che non rientrano nelle tue mansioni e che altri ti chiedono di fare al posto loro.

 

Della tua infinita lista delle cose da fare, prima di partire a spron battuto cercando di assolvere a ogni singolo compito entro sera, inizia a valutare le priorità. Cosa è assolutamente necessario da fare entro oggi? Come posso (organizzarmi) nei prossimi giorni? A chi e cosa posso delegare? E soprattutto cosa posso serenamente depennare?

 

Prendi il coraggio di lasciar perdere gli sbattimenti che ti provocano fastidio a favore di quelli che sei felice di fare e che ti danno gioia!

 

Scomponi in piccoli passi

 

Tutti ci siamo trovati davanti a montagne che sembravano insormontabili, nel lavoro, nella vita privata. Come uscirne? Come si impara a gestire queste “rogne”?

 

Non esiste mai il giorno perfetto per iniziare a fare una cosa, che sia una dieta, cercare un nuovo lavoro o mettere ordine nell’armadio… Ma questo lo sapevi già.

 

L’unico vero modo per raggiungere un grande obiettivo a cui teniamo è quello di scomporlo in passi più piccoli. E poi essere disposti a fare questi passi ogni giorno fino a quando sarà necessario, anche per tutta la vita.

 

Diciamo che vuoi perdere 10 chili per ritrovare più agilità e più salute; sai già che serve più movimento e una dieta più sana. Anche questi sono due grandi obiettivi. Forse è utile scomporli ancora di più per renderli alla tua portata. Tipo: fare una ricerca per individuare una palestra vicino a casa o all’ufficio, contattarla per avere costi e orario dei corsi, oppure contattare un personal trainer e individuare in quale giorno puoi andare. Si tratta di creare l’abitudine e poi aumentare i giorni per farla diventare parte integrante della tua vita.

 

Prova a pensare alla questione casa: se ci tieni davvero a vivere in un ambiente accogliente e libero dal disordine suddividi il lavoro in zone. Parti dalla stanza che desideri avere più in ordine o quella che ti crea più ansia. Potrebbe essere l’armadio. Scomponi ancora, ogni giorno un cassetto: fai decluttering, inizia ad ordinare il cassetto e poi fai tutti i cassetti; poi passa a tutte le mensole, alle scatole in giro fino alle appenderie.

 

Una volta raggiunto lo stato ideale non abbandonare tutto: continua a dedicare un poco di tempo ogni giorno, vedrai che successo!

 

Last but not least: muovi il culo!

 

Pochi giri di parole: vuoi perdere 10 chili, avere la casa in ordine, risparmiare per il futuro o scrivere un libro? Se desideri davvero raggiungere un obiettivo e ottenere un risultato, devi…muovere il culo.

 

La procrastinazione è un’amante seducente che ti può indurre a posporre l’azione. Può anche portarti a fare cose meno urgenti o più gradevoli al solo scopo di ritardare quell’unica imperativa o sgradevole.

 

Muovere il culo vuol dire prendere in mano la situazione e attivarsi, mettersi in azione: darsi da fare nel pratico grazie alle giuste priorità, e organizzarsi per fare una serie di piccole cose con l’obiettivo chiaro in testa.

 

E bada bene: nonostante tutta la nostra volontà, a volte “muovere il culo” significa anche ammettere di non essere ancora in grado di farlo in un determinato settore perché questo ci richiede di uscire dai nostri abituali schemi. Magari, più semplicemente, non è il nostro lavoro e quindi non siamo capaci di farlo.

 

Non c’è nulla di male nel chiedere aiuto a un professionista. Io ad esempio ho deciso di farlo per la gestione dei miei canali social. Sono consapevole di non riuscire sempre a starci dietro come vorrei, di non essere sempre allineata con gli ultimi capricci dell’algoritmo (e a dirla tutta non mi interessa neppure esserlo) e di non avere le abilità creative che oggi richiedono.

 

Potevo continuare a viverla male e a non essere soddisfatta, oppure potevo muovere il culo: ho scelto la seconda! Così ti anticipo che molto presto inizierai a vedere le prime novità di questa collaborazione.

 

Come si impara a gestire le rogne quotidiane, allora? Se il tuo obiettivo è ottenere una casa in ordine e libera dal caos, se vuoi trovare nuove soluzioni alle piccole sfide quotidiane per vivere una vita più organizzata e serena, magari ti serve solo una mano: in questo caso sai che puoi contare su di me!