Uno studio della Harvard University durato oltre 85 anni, ha dimostrato che i bambini coinvolti nelle faccende domestiche fin dall’infanzia hanno maggiori probabilità di avere successo nella vita.
Partecipare ai lavori domestici non è da considerarsi un’attività inutile o di poco valore, al contrario aiuta a sviluppare autostima, senso di responsabilità ed empatia verso gli altri, valori fondamentali per costruire una carriera e relazioni solide.
Coinvolgere i bambini nelle faccende domestiche: consigli pratici per genitori
Lo studio in questione prosegue spiegando che questo genere di attività insegnano al bambino il valore del contributo personale alla comunità familiare e forniscono una base per sviluppare una maggiore capacità di adattamento, una forte etica del lavoro e migliori relazioni con gli altri, oltre a renderli più soddisfatti della loro vita.
Non sorprende infatti che molti pedagogisti, come quelli della scuola Waldorf (o steineriana) integrino le faccende domestiche nei programmi educativi per sviluppare competenze pratiche e sociali.
In queste scuole infatti gli studenti vengono coinvolti in attività quotidiane come cucinare, pulire e prendersi cura degli spazi comuni, sviluppando così un senso di comunità e cooperazione che dimostrano in modo pratico ai bambini che la collaborazione è essenziale e che il loro contributo ha un valore concreto.
Quindi care mamme e cari papà non abbiate timore a coinvolgere attivamente i vostri bambini nelle faccende domestiche: si rivelerà non solo un modo vantaggioso per mantenere l’ordine in casa, ma un vero e proprio investimento per il loro futuro.
Inoltre sbrigare le faccende domestiche non solo ingaggia la propriocezione, il nostro settimo senso, che aiuta a regolare il sistema nervoso ma contribuisce a supportare bambini e bambine nello sviluppo delle competenze e delle abilità fino motorie e grosso motorie.
Ovviamente il suggerimento che non posso dimenticare di dare è di coinvolgere bambini e bambine in attività alla loro portata, tenendo ben a mente che quello che per noi è ovvio per loro potrebbe non esserlo.
Ma in che modo possiamo iniziare a coinvolgere i bambini nelle faccende domestiche?
Ad esempio se il bambino ha da 1 a 2 anni possiamo chiedergli di passarci le mollette per la biancheria: possiamo dire “mi passi la molletta blu?”. Se il bambino è più grande 3-4 anni possiamo coinvolgerlo nell’apparecchiare e sparecchiare la tavola (magari evitando di fargli spostare le cose più pesanti) oppure a riporre i panni sporchi nella loro cesta. Quando il bambino ha dai 3 ai 6 anni possiamo iniziare a chiedergli di rifare il letto (tenendo ben a mente che non lo farà mai bene come voi, ed è giusto così) e dare da mangiare agi animali domestici e tenere pulite le ciotole.
L’organizzazione è una competenza che si impara fin da piccoli, quando ogni cosa è al suo posto, la vita quotidiana diventa più semplice e piacevole per tutti, adulti e bambini!
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