Sì, hai letto bene il titolo: rivoluziona la tua alimentazione! Per questo mese ho scelto un libro che apparentemente sembrerebbe avere poco a che fare con l’ordine, ma…

 

Sarà la prova costume che si avvicina o il fatto che dopo i 40 ho iniziato a fare più attenzione a quello che mangio e come lo mangio. Per questo il libro di maggio mi ha attratto molto. Si intitola “La rivoluzione del glucosio – Come controllare i livelli di zucchero nel sangue per perdere peso, abbattere la fame e avere più energia” della biochimica Jessie Inchauspé.

 

Nel libro viene spiegato in modo approfondito che esiste una quantità di glucosio che è giusta per ognuno di noi ed è quella che ci consente di stare bene. Cioè di sentirci energici, andare con voglia al lavoro, passare tempo con i nostri simili, vivere, ridere e amare. Se questa quantità viene superata, il glucosio diventa nocivo, spesso senza che ce ne accorgiamo.

 

Come dicevo il libro apparentemente ha poco a che fare con l’ordine, ma la verità è ben altra.

 

Una dispensa ordinata aiuta a mangiare meglio.

 

Un esperimento condotto in collaborazione tra la Cornell University e la Syracuse University nel 2016 ha dimostrato che in un ambiente caotico e disordinato si mangia di più e si scelgono anche cibi più calorici.

 

Addirittura si è verificato che i partecipanti che stavano in una cucina disordinata hanno consumato più biscotti e quindi calorie, circa 103 kcal, rispetto ai partecipanti nella cucina ordinata (solo 38 kcal).

 

Ho adorato questo libro, anzi, visto l’argomento è proprio il caso di dire che l’ho “divorato”! Primo perché mi è stato regalato da una persona che ha avuto fiducia in me, e secondo perché è davvero interessante e ricco di piccole strategie evidence-based (cioè basate su prove scientifiche) facilmente applicabili.

 

Non ci sono metodi miracolosi per perdere peso. In verità non ci sono metodi miracolosi per nulla, e prima ci mettiamo in testa questa cosa, meglio sarebbe per tutti. L’autrice però nel libro parla di trucchi, che in prima battuta spesso si basano sulla sua esperienza ma che poi vengono verificati grazie ad un rigoroso approccio scientifico.

 

L’assunto principale da cui parte l’autrice è che appiattire la curva di glucosio è il modo più rapido ed efficace per perdere peso, abbassare la pressione e migliorare la salute.

 

Soffri di attacchi di fame? Stanchezza cronica? Sbalzi di umore? Invecchiamento precoce? E’ molto probabile che tutto questo dipenda da un eccesso di glucosio nel sangue.

 

Le nostre, spesso discutibili, scelte in fatto di alimentazione influenzano il benessere psicofisico e ci impediscono di svegliarci ogni mattina sentendoci al meglio della nostra forma. Mi trovo infatti d’accordo con l’autrice quando scrive:

 

Non solo è importante ciò che mangiamo, ma anche come lo mangiamo.

 

Il libro apre con una prima parte molto tecnica su cos’è il glucosio, dove si trova, cosa sono i picchi, e come questi picchi influenzano nel breve la nostra vita. Ad esempio questi ci causano fame nervosa, emicrania e disturbi del sonno e possono portare fino a problematiche più pericolose come invecchiamento precoce, artrite, disturbi intestinali, episodi depressivi, aumentato rischio di tumori e Alzheimer. Insomma poco di cui stare allegri.

 

Ma veniamo ai trucchi! Nel libro ce ne sono ben 10, ma non posso mica svelarteli tutti. Quindi ti dico i miei 3 preferirti che ho già iniziato ad applicare senza troppa fatica come rivoluzione della mia alimentazione quotidiana.

 

Mangia i cibi nell’ordine giusto

 

Questo consiglio mi ha aperto un mondo! Tutti quanti ci concentriamo più facilmente su cosa mangiare e cosa non mangiare piuttosto che sull’ordine in cui lo mangiamo. Il punto è che l’ordine in cui assumiamo i cibi può avere un effetto potente sulla curva del glucosio. Due pasti con la stessa composizione possono avere un impatto molto diverso sul nostro corpo in base alla sequenza in cui lo consumiamo.

 

Quindi qual è l’ordine giusto? Prima le fibre (verdura), poi le proteine e i grassi (carne/pesce/formaggio) e solo per ultimi amido e zuccheri (pasta/riso/pane).

 

Mangiare prima le verdure e solo infine i carboidrati rallenta il passaggio di glucosio nel sangue, appiattendo il picco causato dal pasto.

 

Quindi rivoluziona la tua alimentazione: basta fiondarsi pronti via su grissini e pane al ristorante, ok?

 

Meglio un dessert che uno spuntino

 

Più il picco di glucosio è pronunciato, più lo stato postprandiale (momento che segue il pasto, nonché fenomeno che si verifica nel corso della digestione) sarà impegnativo per il corpo.

 

Evitare gli spuntini vuol dire ridurre la durata dello stato postprandiale. Questo si traduce in più tempo per il nostro corpo e per i nostri organi per fare pulizia con più semplicità, aiutandoli a sostituire le cellule danneggiate e dandogli modo di occuparsi della manutenzione del sistema.

 

E se non voglio proprio rinunciare a un dolcetto? Allora meglio mangiarlo dopo il pasto in modo da limitare il picco di glucosio.

 

Meglio scegliere snack salati

 

A tutti qualche volta viene voglia di sgranocchiare qualche cosa fuori pasto. La credenza comune è che uno spuntino dolce ci restituirà l’energia necessaria. Ma l’evidenza scientifica ci spiega che il dolce non fornisce più energia del salato; al contrario, può aggravare la sensazione di stanchezza dopo poco tempo.

 

Quindi, se vogliamo fare il pieno di energia, bye bye snack dolci! Facciamo spazio a yogurt greco con noci pecan, pezzettini di mela con burro di arachidi o formaggio o, ancora, una manciata di noci e un pezzetto di cioccolato fondente al 90%.

 

Queste almeno sono le scelte che ho fatto io, pescando fra le idee proposte nel libro. Personalmente non sono ancora pronta (e forse non lo sarò mai!) a mangiare una manciata di ciccioli o un uovo sodo con salsa piccante.

 

In chiusura ci tengo a fare una considerazione insieme a te. Come dicevo all’inizio, sostengo che una corretta alimentazione abbia molto a che fare con una sana organizzazione. Non solo perché una cucina funzionale ci aiuta a mangiare meglio e con meno fatica, ma perché entrambe, per come la vedo io, sono capisaldi integranti della nostra giornata.

 

La gestione ottimale di entrambe si traduce in uno stile di vita più soddisfacente. Meno stress, meno fatica, meno problemi di salute.

 

Non ultimo ricordati che la tua “dieta” non è solo quello che mangi, ma anche quello di cui ti circondi, che ascolti, che leggi e le persone con cui esci.

 

Rivoluziona la tua alimentazione e fai attenzione a cosa metti nel tuo corpo fisicamente, emotivamente e spiritualmente.

 

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